IFA statement on Belarus situation and Solidarity – en/it/ca/pt translations + video (it)

New: support anarchist comrades in Belarus: https://www.firefund.net/belarus
Prisoner solidarity: https://abc-belarus.org/?lang=en

The following statement was produced at the online delegate meeting of the Relations Commitee of the International of Anarchist Federations (CRIFA) on 24-25 October 2020, and subsequently translated. Scroll down for Italian, Spanish and Portuguese translations or visit the websites of the respective federations. The Italian version is also available to listen to on YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=70rxahvhD7w

BELARUS: AGAINST CAPITALISM AND DICTATORSHIP, FOR INTERNATIONALIST SOLIDARITY

[ BIELORUSSIA: CONTRO IL CAPITALISMO E LA DITTATURA, PER LA SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALISTA – – BIELORRUSIA: CONTRA EL CAPITALISMO Y LA DICTADURA, POR LA SOLIDARIDAD INTERNACIONALISTA – – BIELORÚSSIA: CONTRA O CAPITALISMO E A DITADURA, PELA SOLIDARIEDADE INTERNACIONALISTA ]

The Commission of Relations of the International of Anarchist Federations (CRIFA) expresses its support and internationalist solidarity with the struggles of people in  Belarus against Alexander Lukashenko’s dictatorship, a mass movement that is participated in by our anarchist comrades there. The situation in Belarus concerns the autocratic dictatorship that has lasted for 26 years, the current economic, health and public services crises. A wave of protests have filled the squares of the country to request the dictator’s withdrawal.

As anarchists, we are not empassioned by the debate on whether the last presidential elections were fair or not. It is simply clear that the people in Belarus are saying ‘enough is enough’: they do no longer want a government which is starving, beating and oppressing them.

We stand in solidarity with Belarusian political prisoners and demand their immediate release. We also demand the reinstatement of all workers who have lost their jobs for participating in strikes or protests, and urge an immediate end to the repression. We denounce the violence and abuses of the political policies that are in place, and the regime’s
military or paramilitary forces, who are arbitrarily detaining, beating and torturing its political opponents. We demand the fall of an authoritarian power which is a sad remainder of the totalitarianism of the former Soviet Union, one which still serves as a weapon for the military strategy of Putin’s Russia which which uses its neighbouring country as a military foothold.

However, in the same way as we oppose Russian militarism in Belarus, we also oppose the militarism of Atlantic (NATO) forces in the Baltic Republics, together with all the armies and all the wars that are made by states against the people. Likewise, we do not buy the current rhetoric of Western ‘freedom’, nor of a possible mediation role of the European Union. The only role that the EU has is to manage the interests of European capitalism and therefore, as internationalists, we are opposed to this institution.

Instead, we call for international solidary between all workers and oppressed people and for all social movements which are committed, in the East and in the West, to syndicalism and workers rights, to the right of housing, to feminist and LGBTQ mobilisations, to the defence of land and environments against speculators, to people’s solidarity and mutual aid, to the occupation of spaces, to the production of alternative cultures, and to the defence of civil society all freedoms against exploitation and authoritarianism – to quote only some of our preferred axes of social intervention.

Only the direct participation of people in struggles from below can make a difference and produce a movement that go beyond the substitution of an old government with a new one, more or less corrupt, more or less authoritarian. Among all other challenges that humanity is facing, the current pandemic has confirmed that state and capitalism do not work when it comes to the need for solidarity.  It is the entire society that must change towards equality and freedom, and anarchism is more than ever the option that we put forward to achieve this.

The Commission of Relations of the INTERNATIONAL OF ANARCHIST FEDERATIONS (IAF/IFA) – 25 October 2020

Italian translation:

BIELORUSSIA: CONTRO IL CAPITALISMO E LA DITTATURA, PER LA SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALISTA
La Commissione di Relazioni dell’Internazionale di Federazioni Anarchiche (CRIFA) esprime sostegno e la propria solidarietà internazionalista alle lotte contro la dittatura di Alexander Lukashenko della popolazione in Bielorussia, un movimento di massa a cui partecipano i nostri compagni e le nostre compagne anarchic@. La situazione in Bielorussia è conseguenza della dittatura autocratica che dura da 26 anni, dell’attuale crisi economica, sanitaria e dei servizi pubblici. Un’ondata di proteste ha riempito le piazze del Paese per chiedere il ritiro del dittatore.
In quanto anarchic@, non ci appassiona il dibattito sull’equità o meno delle ultime elezioni presidenziali. È semplicemente chiaro che le persone in Bielorussia stanno dicendo “abbastanza è abbastanza”: non vogliono più un governo che li uccida di fame, li picchi e li opprima.
Siamo solidali con i prigionieri politici bielorussi e chiediamo il loro rilascio immediato. Chiediamo inoltre la reintegrazione di tutti i lavoratori e delle lavoratrici che hanno perso il lavoro per aver partecipato a scioperi o proteste e sollecitiamo la fine immediata della repressione. Denunciamo la violenza e gli abusi delle politiche in atto e delle forze militari o paramilitari del regime, che detengono, picchiano e torturano arbitrariamente i suoi oppositori politici. Chiediamo la caduta di un potere autoritario che è un triste residuo del totalitarismo dell’ex Unione Sovietica, che serve ancora come arma per la strategia militare della Russia di Putin, che usa il suo paese vicino come punto d’appoggio militare.
Tuttavia, nello stesso modo in cui ci opponiamo al militarismo russo in Bielorussia, ci opponiamo anche al militarismo delle forze atlantiche (NATO) nelle Repubbliche baltiche, insieme a tutti gli eserciti e a tutte le guerre che sono fatte dagli stati contro la popolazione. Allo stesso modo ci opponiamo alla retorica della “libertà” occidentale, che i governi stanno proponendo, così come al possibile ruolo di mediazione dell’Unione Europea. L’unico ruolo che ha l’UE è gestire gli interessi del capitalismo europeo e quindi, come internazionalisti, siamo contrari a questa istituzione.
Chiediamo invece solidarietà internazionale tra tutti i lavoratori  e la voratrici e per le persone oppresse e per tutti i movimenti sociali impegnati, in Oriente e in Occidente, per il sindacalismo e i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, per il diritto alla casa, per le mobilitazioni femministe e LGBTQ, per la difesa della terra e degli ambienti contro gli speculatori, per la solidarietà e il mutuo soccorso, per l’occupazione degli spazi, la produzione di culture alternative e la difesa di ogni libertà della società civile, contro lo sfruttamento e l’autoritarismo.
Solo la partecipazione diretta delle persone alle lotte dal basso può fare la differenza e produrre un movimento che vada oltre la sostituzione di un vecchio governo con uno nuovo, più o meno corrotto, più o meno autoritario. Tra tutte le altre sfide che l’umanità sta affrontando, l’attuale pandemia ha confermato che lo Stato e il capitalismo non funzionano quando si tratta della necessità di solidarietà. È l’intera società che deve cambiare, verso l’uguaglianza e la libertà, e l’anarchismo è più che mai l’opzione che proponiamo per raggiungere questo obiettivo.
La Commissione di Relazioni dell’Internazionale delle FEDERAZIONI ANARCHICHE (IAF / IFA)

Spanish translation:

BIELORRUSIA: CONTRA EL CAPITALISMO Y LA DICTADURA, POR LA SOLIDARIDAD INTERNACIONALISTA
La Comisión de Relaciones de la Internacional de Federaciones Anarquistas (CRIFA) expresa su apoyo y solidaridad internacionalista con las luchas del pueblo de Bielorrusia contra la dictadura de Alexander Lukashenko, un movimiento de masas en el que participan nuestras compañeras y compañeros anarquistas bielorrusos. La situación en Bielorrusia se refiere a la dictadura autocrática que ha durado 26 años y a la actual crisis económica, sanitaria y de servicios públicos. Una ola de protestas ha llenado las plazas del país para pedir la retirada del dictador. Como anarquistas, no nos apasiona el debate sobre si las últimas elecciones presidenciales fueron justas o no. Simplemente está claro que la gente en Bielorrusia está diciendo ‘ya es suficiente’: ya no quieren un gobierno que los mata de hambre, los golpea y los oprime.
Nos solidarizamos con los presos políticos de Bielorrusia y exigimos su liberación inmediata. También exigimos la readmisión de todos los trabajadores que han perdido su empleo por participar en huelgas o protestas, e instamos a que se ponga fin de inmediato a la represión. Denunciamos la violencia y los abusos de las políticas vigentes, y a las fuerzas militares o paramilitares del régimen, que detienen, golpean y torturan arbitrariamente a sus oponentes políticos. Exigimos la caída de un poder autoritario que es un triste resto del totalitarismo de la antigua Unión Soviética, que sigue sirviendo de arma para la estrategia militar de la Rusia de Putin que utiliza su país vecino como punto de apoyo militar.
Sin embargo, de la misma manera que nos oponemos al militarismo ruso en Bielorrusia, también nos oponemos al militarismo de las fuerzas atlánticas (OTAN) en la República Báltica, junto con todos los ejércitos y todas las guerras que hacen los Estados contra el pueblo. Asimismo, no nos creemos la retórica actual de la “libertad” occidental, ni de un posible papel de mediación de la Unión Europea. El único papel que tiene la UE es el de gestionar los intereses del capitalismo europeo y por eso, como internacionalistas, nos oponemos a esta institución.
Por el contrario, llamamos a la solidaridad internacional entre todas las trabajadoras y los trabajadores, los pueblos oprimidos y a todos los movimientos sociales comprometidos, en el Este y en el Oeste, con el sindicalismo y los derechos de los trabajadores, con el derecho a la vivienda, con las movilizaciones feministas y LGBTQ, con la defensa de la tierra y del medio ambiente contra los especuladores, con la solidaridad y la ayuda mutua de las personas, con la ocupación de los espacios, con la producción de cultura alternativa y con la defensa de la sociedad civil, con todas las libertades, contra la explotación y el autoritarismo (por citar sólo algunos de nuestros ejes preferidos de intervención social).
Sólo la participación directa de la gente en las luchas desde abajo puede marcar la diferencia y producir un movimiento que vaya más allá de la sustitución de un viejo gobierno por uno nuevo, más o menos corrupto, más o menos autoritario. Entre todos los demás desafíos a los que se enfrenta la humanidad, la pandemia actual ha confirmado que el Estado y el capitalismo no funcionan cuando se trata de la necesidad de solidaridad. Es la sociedad entera la que debe cambiar hacia la igualdad y la libertad, y el anarquismo es más que nunca la opción que proponemos para lograrlo.
Comisión de Relaciones de la INTERNACIONAL DE FEDERACIONES ANARQUISTAS (IAF/IFA)

Portuguese translation:
BIELORÚSSIA: CONTRA O CAPITALISMO E A DITADURA, PELA SOLIDARIEDADE INTERNACIONALISTA
A Comissão de Relações da Internacional de Federações Anarquistas (CRIFA) manifesta o seu apoio e a sua solidariedade internacionalista à luta popular na Bielorússia contra a ditadura de Alexandre Lukashenko, um movimento de massas em que participam os nossos companheiros anarquistas. A situação na Bielorrússia prende-se com a existência de uma ditadura autocrática que já dura há 26 anos, e com as crises atuais que afetam a economia, a saúde e os serviços públicos. Uma onda de protestos encheu as praças do país para exigir a demissão do ditador.
Como anarquistas, não nos interessa muito saber se as últimas eleições presidenciais foram justas ou não. Para nós é bastante claro que as pessoas na Bielorússia estão a dizer “basta”: não querem estar sob um governo que as mata à fome, reprime e oprime.
Estamos solidários com os presos políticos bielorrussos e exigimos a sua libertação imediata. Também exigimos a reintegração de todos os trabalhadores que perderam os empregos por participarem em greves ou protestos e o fim imediato da repressão. Denunciamos a violência e os abusos da polícias política e das forças militares ou paramilitares do regime, que prendem, espancam e torturam de forma arbitrária os seus adversários políticos. Exigimos o fim do poder autoritário na Bielorússia, que é uma triste memória do totalitarismo da ex-União Soviética e que ainda serve como um instrumento para a estratégia militar da Rússia de Putin, que utiliza o país vizinho como um ponto de apoio militar.
Contudo, da mesma forma que nos opomos ao militarismo russo na Bielorússia, também nos opomos ao militarismo das forças do Atlântico (NATO) nas repúblicas bálticas, tal como a todos os exércitos e a todas as guerras que são desencadeadas pelos Estados contra os povos. De igual forma, não aceitamos a atual retórica da “liberdade” ocidental, nem de um possível papel de mediação da União Europeia. A única função da UE é gerir os interesses do capitalismo europeu e, portanto, como internacionalistas, opomo nos a esta instituição.
Por isso, apelamos à solidariedade internacional de todos os trabalhadores e oprimidos e de todos os movimentos sociais, seja a Leste ou a Oeste, comprometidos com o sindicalismo e os direitos dos trabalhadores, com o direito à habitação, com as mobilizações feministas e LGBTQ, com a defesa da terra e do ambiente face aos especuladores,
com a solidariedade e com a ajuda mútua, com a ocupação de espaços, com a produção de culturas alternativas e com a luta contra a exploração e o autoritarismo – para citar apenas alguns dos eixos preferenciais da nossa intervenção social.
Só a participação direta das pessoas nas lutas de baixo pode fazer a diferença e criar um movimento que vá além da substituição de um governo por outro, mais ou menos corrupto, mais ou menos autoritário. Entre todos os outros desafios que a humanidade está a enfrentar, a pandemia atual confirmou que Estado e o capitalismo não funcionam quando é necessária a solidariedade. É toda a sociedade que deve mudar no sentido da igualdade e da liberdade, e o anarquismo é hoje, mais do que nunca, a melhor opção que temos para o conseguir.
A Comissão de Relações da INTERNACIONAL DE FEDERAÇÕES ANARQUISTAS (IAF / IFA)
aqui: https://i-f-a.org/

New: support anarchist comrades in Belarus: https://www.firefund.net/belarus
Prisoner solidarity: https://abc-belarus.org/?lang=en